La Storia
La nostra storia
La storia della scuola
L'Istituto Comprensivo nasce nell'anno scolastico 2024-2025, per effetto del dimensionamento ed è costituito dall'aggregazione del 1° Circolo Didattico "C. Collodi" e della Scuola Secondaria di Primo Grado "Bianco". La storia dei due Istituti:
Gennaio 1910
L'idea del Sindaco Giambattista Colucci
Nel 1910 il Sindaco di Fasano Giambattista Colucci avverte l’esigenza di riunire in un unico istituto gli scolari che frequentano le scuole pubbliche ormai gratuite ma sparse in locali privati e fatiscenti del centro urbano e delle borgate.
Gennaio 1919
Il Comune avvia il progetto
Nel 1919 il Comune di Fasano acquista il suolo in Largo Fogge dalla famiglia Telesio. Il progetto è redatto dall’ingegner Salvatore Ambrosi nel rispetto dei dati forniti dalle autorità scolastiche del Ministero della Pubblica Istruzione e del Genio Civile.
Gennaio 1923
Inizio lavori di costruzione
Nel 1923 la ditta appaltatrice Mastrodonato avvia i lavori di costruzione dell’edificio e li completa nel 1925 ma, a causa di alcuni difetti del solaio riscontrati in sede di collaudo, diventa “agibile” solo nell’autunno del 1927.
Gennaio 2001
Collodi entra a far parte della storia della scuola
L’idea si è rivelata lungimirante, il paese si è ingrandito e oggi l’edificio scolastico, dedicato a Collodi nel 2001, risulta perfettamente integrato nel centro urbano; ma rivive un sogno: quello di collegare parco e scuola in un unico spazio, in un’isola felice, inclusiva, fruibile per tutti i bambini della città.
Settembre 1880
Palazzo Bianchi
La parte più antica dell’edificio è un palazzo gentilizio residenziale ,fatto costruire tra il 1880 e il 1900 dall’avvocato Luigi Bianchi ( detto il “CURATORE”) che da Bari si era trasferito a Fasano con la sua numerosa famiglia. La prima traccia catastale dell’immobile che si rinviene nel Catasto Fabbricati dell’Archivio di Stato di Brindisi è del1901
Dicembre 2024
Oggi la sua monumentalità si impone ancora all’attenzione del passante frettoloso e, ancor più, del frequentatore assiduo, adulto o giovane che sia, per la semplicità delle forme e per la struttura, austera ed essenziale nello stesso tempo, di impronta chiaramente classicheggiante: le facciate sono scandite da cornicioni, le balaustre sono costituite da colonnine, timpani, lunette e conchiglie sormontano le finestre. Diversi elementi architettonici e decorativi, come le merlature, tipiche delle fortezze medievali, che si possono osservare sulla facciata posteriore autorizzano, tuttavia, a parlare di stile eclettico Anche le piante del giardino raccontano la storia del palazzo: oltre agli agrumi tipici della nostra terra, due palme testimoniano la moda per l’esotico che si diffuse agli inizi del 1900. I muretti di contenimento delle aiuole hanno sostituito, nel tempo, i muretti a secco propri della nostra terra. In alcune foto risalenti agli anni ‘20 il Palazzo Bianchi sorge maestoso tra il verde dell’agrumeto e una fitta coltura arborea retrostante. Lo splendore della costruzione tramonta sul finire di quegli stessi anni, seguendo le traversie finanziarie del proprietario Luigi Bianchi, il cui estro “ imprenditoriale” non ha fortuna e finisce in una triste vicenda giudiziaria che si ripercuoterà sul destino della famiglia Bianchi e dello stesso palazzo, sottoposto a vendita a incanto nel 1927. Ad aggiudicarsi l’asta è il Banco di Napoli, che ne detiene la proprietà fino al 20 febbraio 1953, quando il Comune di Fasano, rappresentato dal sindaco, Maria Chieco Bianchi, in base alla delibera del 23 giugno 1951 acquista l’immobile allo scopo di dare “ degna sede alla Scuola Media e di Avviamento professionale e al Ginnasio. Con l’istituzione della Scuola Media Statale ( Legge n.1859 del 1962) nel palazzo di Largo Pitagora, dove erano allogate dagli anni ’50 le classi della Scuola di Avviamento Professionale, trovano ospitalità ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni per intraprendere un percorso unico, gratuito e obbligatorio. Nell’anno scolastico 1965- 1966 la Scuola di Largo Pitagora, che nel frattempo è stata ampliata per ospitare la crescente popolazione scolastica ,diventa “Media” con la graduale estinzione delle classi di Avviamento Professionale . A dirigerla è il Preside Domenico Silletti.
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